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Latino: 'colonna portante della cultura occidentale che ci parla con incredibile attualità '
Giovedì 21 Gennaio 2021

Insegnare significa trasmettere, tramandare, alle nuove generazioni la civiltà classica ed europea, quindi. Il Latino era la lingua ufficiale dell'antica Roma e di tutto l'Impero Romano d'Occidente fino alla sua caduta (476 DC). Le prime forme di letteratura nazionale si hanno nel X secolo.
Il latino resta la fonte da cui abbeverarsi fin dalla tenera età . A l'Attacco, Rossella Palmieri, professore associato di Letteratura italiana all'università di Foggia, docente di Letteratura teatrale italiana, Letteratura del Rinascimento, Letterature comparate, Letteratura italiana moderna (delegata del Rettore alla comunicazione e ai rapporti con il territorio): "Difendo appassionatamente la scelta del latino nelle scuole medie sia per convinzione personale, sia perché il latino è colonna portante della cultura occidentale. E se la letteratura antica ancora oggi ci parla con incredibile attualità (penso alle declinazioni del pensiero politico, filosofico e letterario) anche la lingua ha la sua importanza. Tradurre è un esercizio di riflessione, di ordine e persino di logica; educa gli studenti a costruire le relazioni tra le parole, a scegliere tra due o più sinonimi, ad articolare il pensiero e a rendere più ricco l'eloquio visto che la lingua italiana deriva dal latino. Avere all'Università studenti già formati in tale direzione è senza dubbio una grande cosa: da tempo siamo impegnati a varo titolo, a far vedere i nessi tra l'antico e il moderno, la ricezione e la fortuna dei classici e, inversamente, a constatare come un modello antico agisca su uno scrittore moderno o contemporaneo. E poi penso ai valori solidi della civiltà latina in questo 'vuoto del tempo' e nella generale crisi che non è solo pandemica, ma culturale. E mi servo di un termine latino: 'auctoritas'. È bello pensare che sin dalle scuole medie e per tutto l'arco degli studi universitari s'insegni con 'autorità ', intendendo, cioè, l'insegnamento di valori in cui si crede per davvero. Non basta dire cose giuste per essere autorevoli o essere convincenti per logica - ha concluso la prof. Palmieri -. Per 'catturare' gli animi degli studenti occorre trasmettere passione, luce e senso. E come non provarli di fronte ai grandi della latinità , da Terenzio a Cicerone, da Ovidio a Seneca".
Nella scuola secondaria di primo grado, le ore di Lettere sono: 5 d'italiano; 2 di storia; 2 ore di geografia; una di approfondimento (quella dedicata al latino). Francesca Chiechi è la dirigente dell'istituto comprensivo "Tommasone- Alighieri" di Lucera: "Da noi il latino è già nel curricolo e parte dal primo anno, come avviamento allo studio della lingua. Lo fanno tutti i nostri alunni (il 90%) tranne coloro che hanno necessità di potenziare la lingua italiana. S'inizia nella prima media, come alfabetizzazione alla lingua latina; in seconda c'è la continuità ; in terza il consolidamento. Il latino serve tantissimo come motore culturale, come palestra per le competenze logiche e le abilità di deduzione -ha concluso la preside Chiechi -. Sono quelle conoscenze trasversali che servono ad essere trasferite in tanti ambiti. I risultati, però, si vedranno alle scuole superiori. L'approccio allo studio della lingua latina è portato ai ragazzi come qualcosa che serve a legare la classicità con la modernità ".
A San Severo, la dirigente del comprensivo di primo grado "Petrarca Padre-Pio", dichiara che: "Il progetto 'Primi passi verso il latino' mira a sviluppare e rafforzare le competenze linguistiche delle alunne e degli alunni che si iscriveranno nella nostra scuola a partire dal prossimo anno scolastico. L'introduzione allo studio del latino è parte del percorso di innovazione didattica intrapreso dall'Istituzione scolastica che crede fermamente nelle ragioni di questa scelta. Le motivazioni che spingono ad attuare un progetto di avviamento allo studio della lingua latina sono di duplice natura: storica e linguistica. Storica, perché la conoscenza del mondo latino è fondamentale per capire la nostra civiltà . Linguistica perché è nel latino che la lingua italiana affonda le sue radici. Le radici linguistiche costituiscono l'anima di un'identità culturale che dev'essere conosciuta, studiata, compresa. Non è un caso che la lingua letteraria e i linguaggi settoriali della scienza e della tecnica continuano ad attingere al latino".
Maria Gambatesa è la referente dei progetti nazionali dell'Ufficio scolastico provinciale di Foggia: "Il latino è fondamentale ma non può essere insegnato nel modo tradizionale. La lingua italiana è l'evoluzione della lingua latina che per tanti secoli ha segnato un chiaro percorso culturale. Non è affatto una lingua morta perché c'è stata l'evoluzione di quelle che sono oggi le lingue della modernità . Ma essendo una lingua antica richiede un approccio moderno, altrimenti non fa breccia negli studenti non solo della scuola media. Quindi, nuovi metodi didattici che implementano non la classica 'versione' ma il passaggio attraverso i termini dialettali che derivano dal latino".
Annalisa Curatolo è docente di Lettere: "Il latino, anche se un po' a fatica, è necessario che si vada ad inserire nel momento giusto della formazione del ragazzo. Premetto, però, che le ore di Lettere sono pochine nella scuola media anche per l'italiano stesso. Per i ragazzi il latino è importante già dalla prima media perché torna utile a rafforzare la grammatica. Purtroppo, tutto ciò dovrebbe essere percepito meglio all'esterno della scuola".
Beniamino Pascale