Travaglio, Scanzi, Iacona e Nuzzi al Festival del Pensiero di Stornarella
Anche i piccoli centri di provincia sono chiamati a interrogarsi sul futuro della conoscenza e sulla cultura globalizzata. Con questi obiettivi torna il “Festival del Pensiero” di Stornarella, giunto alla sua seconda edizione. L’associazione Attivamente (in collaborazione con IC “Aldo Moro di Stornarella e il Liceo Scientifico “Federico II” di Stornarella) dall’1 al 7 ottobre propone una ricca settimana di workshop e dibattiti incentrati sul tema della bellezza.
Dopo il successo inatteso dell’edizione inaugurale dello scorso anno, il centro dei Reali Siti ancora una volta si propone come punto di riferimento su scala regionale per l’approfondimento dei temi che riguardano la conoscenza applicata a qualsiasi forma di comunicazione, che sia arte visiva, narrativa o espressione musicale. L’evento è patrocinato dal Comune di Stornarella, dall’Unione dei Cinque Reali Siti e dalla Regione Puglia.
“Abbiamo deciso di riproporre questa iniziativa per il secondo anno – spiegano Michele Carchia e Celestino Di Corato – perché la necessità di pensare non può rimanere circoscritta ad un singolo evento. Pensiamo che anche i piccoli centri di provincia debbano essere capaci di esprimere al meglio la propria ricerca di cultura e di spazi di approfondimento collettivo, come appunto questo festival si propone di essere. Le novità di quest’anno riguardano senza dubbio una più stretta collaborazione con le scuole e un’apertura maggiore verso orizzonti meno vicini che si concretizza con dei gemellaggi con altri festival analoghi che si tengono sul territorio nazionale. La nostra ambizione per il futuro – concludono gli organizzatori – è quella di creare una rete di festival che dialoghino tra di loro per scambiarsi idee e spunti organizzativi”.
Le notizie le trovate solo su l’Attacco
Perché ci lavorano giornalisti che fanno solo questo mestiere, 24 ore su 24. E hanno un solo padrone, i lettori e l’opinione pubblica. Siamo in un tempo che è la tempesta perfetta, sospesi tra le rovine del mondo di ieri e un futuro che si presenta a mani vuote. Chi legge, compra e si abbona a l’Attacco non ha perso speranze, sa che l’informazione è libertà e la democrazia non è un destino. E il nostro, inquieto, Sud è ciò che ci prendiamo ogni giorno per trasformare la storia di secoli.
Piero Paciello
''