Covid, ricoveri e terapie intensive stabili. Ma i numeri preoccupano: "Dati in controtendenza con il resto d'Italia"
Martedì 1 Dicembre 2020
I ricoveri Covid in Puglia sfondano il tetto dei 1.900, in linea con quelle che erano le previsioni fatte dall'agenzia regionale per la salute Aress. Quasi i due terzi dei posti letto attivati, quindi, sono attualmente occupati, e la percentuale dei positivi sui tamponi processati è tornata a salire: ieri era 26,5 per cento contro una media del 15 della settimana scorsa.
Il numero di pazienti in terapia intensiva, invece, si mantiene pressoché inalterato, oscillando tra i 200 e i 220 (attualemente sono 209).
Si tratta di numeri che preoccupano gli operatori sanitari, tanto che il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici e dell'Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, è tornato a chiedere misure restrittive per la Puglia. "L'elemento che preoccupa ancora di più - sostiene - è che i numeri della Puglia sono in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo a livello nazionale".
"Come medici - incalza - siamo molto preoccupati, per due motivi: il primo è legato ai dati in controtendenza della Puglia, dove sembra che le misure di mitigazione non stiano funzionando quanto avremmo sperato. E a questo punto si dovrebbe valutare l'adozione a livello regionale di misure più restrittive, come del resto stanno già facendo molti sindaci in autonomia. Il secondo motivo di preoccupazione - conclude - è legato alle difficoltà dell'assistenza per i malati non Covid in questa situazione".
Le notizie le trovate solo su l’Attacco
Perché ci lavorano giornalisti che fanno solo questo mestiere, 24 ore su 24. E hanno un solo padrone, i lettori e l’opinione pubblica. Siamo in un tempo che è la tempesta perfetta, sospesi tra le rovine del mondo di ieri e un futuro che si presenta a mani vuote. Chi legge, compra e si abbona a l’Attacco non ha perso speranze, sa che l’informazione è libertà e la democrazia non è un destino. E il nostro, inquieto, Sud è ciò che ci prendiamo ogni giorno per trasformare la storia di secoli.
Piero Paciello
''